BUON ANNO

BUON NATALE

Alta capacità





I treni sono il principale mezzo di trasporto dell'India, che ha più di un miliardo di abitanti. Oltre ai normali spostamenti quotidiani della popolazione, la tradizione culturale dell'India prevede che i milioni di persone che vivono lontano dai parenti vadano a trovarli di frequente per eventi familiari come nascite, feste, funerali, matrimoni o malattie. Ogni giorno una media di oltre 8.350 treni percorrono circa 80.000 chilometri con a bordo più di 12 milioni e mezzo di passeggeri. I treni merci trasportano 1,3 milioni di tonnellate di prodotti. In totale, treni merci e treni passeggeri percorrono ogni giorno tre volte e mezzo la distanza terra-luna (LaPresse)

Il Leone Christian

Pezzi di puzzle

Eh si, è proprio così, è un puzzle, un puzzle dai pezzi infiniti, pezzi che uno alla volta vanno al loro posto. Alcuni dopo un'affannosa ricerca, altri dopo un lungo martellare, altri ancora entrano dolcemente. Quelli più sofferti o più lunghi da sistemare penso che siano quelli più gratificanti, come oggi.

Pezzi di puzzle come quello sistemato oggi sono belli, tanto belli. Si, è un pezzo sofferto per via delle ansie e delle difficoltà che sembravano renderlo così lontano dalla soluzione, ma appunto gratificante come pochi.

Anche oggi quindi un pezzo del puzzle si è magicamente sistemato ed altri paiono volersi sistemare, un pezzo alla volta, un pezzo alla volta...

Ladysitters

Doppio stipendio again

L'altro ieri il parlamento ha perso ancora una volta una buona occasione. L'Italia dei Valori, durante la discussione della finanziaria, ha proposto di abolire il doppio stipendio incassato da chi oltre che parlamentare è anche ministro, di cancellare le comunità montane e i rimborsi elettorali concessi per cinque anni ai partiti anche se la legislatura finisce in anticipo. Tutti e tre gli emendamenti sono stati bocciati da un voto contrario bipartisan e dall'astensione degli onorevoli prodiani e dellUdc.

Un'ex-isola felice

Marce di protesta sulla Sunset Boulevard a Los Angeles e a San Francisco dopo la vittoria del sì al referendum sulla messa al bando delle nozze gay in California. I matrimoni omosessuali tornano dunque fuorilegge nello Stato più popoloso dell'Unione, che non di rado serve da modello per il resto degli Stati Uniti. Approvando con una percentuale di oltre il 52% la cosidetta proposta numero 8, i californiani hanno sancito per la seconda volta in pochi anni che le nozze sono una unione tra un uomo e una donna, rimettendo in dubbio la legalità di migliaia di matrimoni omosex celebrati negli ultimi quattro mesi e mezzo. Attualmente i matrimoni omosessuali sono autorizzati solo in Massachusetts, da diversi anni, e nel Connecticut, da pochi mesi. Altri due referendum sui matrimoni tra persone dello stesso sesso sono stati vinti dai fautori del no alle unioni gay e lesbiche in Florida e in Arizona, ma in questi due Stati si è trattato di decisioni scontate (Ap)

Preferisci la meta o il cammino?

Le cose della vita per avvenire devono essere prepaparate, devi dare il tempo che avvengano, devono avvicinarsi per accadere. Prepari un discorso per notti intere, senti avvicinarsi il momento di esporlo, hai l'ansia, la preoccupazione, "oddio, mi si seccherà la bocca", ma è più la voglia di svuotare il sacco. Guardi una gara di F1, tifando per Felipe, con la speranza che possa vincere, aspetti in ansia che tagli ste benedetto traguardo. Prepari per mesi una vacanza con la voglia matta che arrivi. Tante le situazioni paragonabili.
Eppure mai come in questo momento sto pensando a questa cosa: godermi il cammino. L'ansia di avere, di raggiungere, di ottenere, mi fa dimenticare spesso la bellezza del mentre.
Oddio, a ben guardare, la gestazione della mia tesi potrebbe essere un bel manifesto di questo mio pensiero, talmente lungo è stato il mentre e così breve ma intenso il dunque.
Eppure se ci penso, la preparazione di una vacanza è talmente bella, perchè carica di entusiasmo, voglia di fare. Godersi la corsa di Felipe, la straordinaria partenza, le curve, i rari sorpassi. Quando finiscono senti un po' di malinconia.
Quindi io sono del partito di quelli che alla meta preferiscono di un briciolo il cammino, quasi a volerlo prolungare ancora un poco, se possibile. La fatica, l'avvicinarsi alla meta va goduto, assaporato perchè è il buono.
Quindi a tutti noi che abbiamo in mente grandi traguardi, non dimentichiamo di goderceli adesso che hanno la forma di speranza, desiderio, sogno. Una volta divenuti realtà saranno veramente belli solo se avremo saputo assaporare il loro lento avvicinarsi.

Le note in fondo sono sette

AAA cercasi tempo

Con il 30 settembre, fine dell'incubo, pensavo di aver più tempo di cui disporre. In realtà 20 giorni dopo mi trovo quasi ad alzare bandiera bianca: non ho una sera libera!
Il fatto che mia mamma stessa (per cui dovrei fare tutto e ancor più tutto) me l'abbia fatto notare, è evidente che si vede che sono un po' troppo impegnato.
Il lavoro è al suo picco, non alzo la testa un secondo, non ti dà il tempo di pensare, di vagare con la mente, di tirare il fiato, arrivo a casa morto e svuotato, ma è naturale, il grosso è adesso, per cui non stupisce: il problema è tutto il resto!
Scoutismo a tutti i livelli assorbe e ciuccia energie: ben volentieri il clan, ben volentieri la CoCa, ma la Zona e la Regione stan ciucciando troppo rispetto al passato.
E adesso ci si mette Tonino a bussare... fermi tutti, prendete il numero e mettetevi in coda!
E' che A. non so dire di no, B. vorrei fare tutto.
Massì, lo so, so di essere in buona compagnia, in effetti non conosco moltissimi fancalzisti.
Non voglio fare quello che si lamenta, mi sfogo un po' così ci sentiamo tutti sulla stessa barca.
Inventiamoci una ricetta per creare l'ottavo giorno della settimana per gestire i fatti nostri.

Alla prossima,
Simu

PS. Ultime dagli States

Mamma mia!

Bollywood, decisamente bollywoodiano Mamma mia!
Ieri sera come anticipato sono andato a vedere l'ultima fatica di Maryl Streep. Straordinaria attrice, che adoro, ma che in quest'ultimo film proprio... Lei ce la mette tutta, ma proprio non mi convince.
Parentesi. Non faccio il critico, quest'onere lo lascio a qualche amico blog che trovate qua a fianco, la mia è solo una riflessione di sentimento, di sensazione.
Il film in sè è simpatico, divertente, spassoso, fa sganasciare, spettacolari le due tardone, bellissimi gli occhioni della ragazza, e simpatici i "tre tenori", ma... è smielenso all'inverosimile, e tutti quei balli di gruppo per le viuzze dell'isola, o la doccia collettiva, ci mancava solo una boyband a danzare o un Ricky Martin della situazione. E Pierce Brosnan non può fare un musical, 007 non può! E quanto era tamarro il fidanzato della figlia, pessimissima l'esibizione in spiaggia.
Con Mouling Rouge, Chigago o Across the Universe, per citarne alcuni, non c'entra nulla, ma forse voi lo sapevate già, ero io ad ignorarlo, bastava leggersi qualche articolo. Vabbè, dai, almeno ho rispolverato un po' gli Abba in versione hindi.

Passiamo avanti, dopo l'eliminazione inevitabile in Coppa Italia, oggi è ripartito il Campionato in Hattrick. Partita molto bella sotto la pioggia torrenziale. Siamo andati sotto dopo 3 minuti, ma poi con grande determinazione abbiamo ribaltato il risultato. Peccato l'esserci fatti raggiungere a 10' dalla fine. Era una sfida in esterna, avversario forte, l'hanno scorso era finita 5-3, facciamo progressi.

Alla prossima,
Simu.

Un po' e un po'

Oh ma, qua crolla tutto, aiuto! Borsa, finanza, ma che robe... Si salvi chi può!
Per fortuna un po' di lungimiranza e una sana pianificazione mi ha evitato il baratro da un pezzo. Che cul!

Stasera Mamma mia! Sarà bello, moh lo spero.
Post di oggi senza nè capo nè coda. Vero? Eh, ma mi riprendo, giuro. Ci saran tempi migliori, adesso mi devo sfogare con un aggiornamento su Hattrick.

Martedì storico esordio in Coppa Italia, contro una squadra di VI (come se il Lumezzane incrociasse il Milan). Qualificazione impossibile, ma abbiamo lottato. Certo, dopo 20' eravam già sotto di due, ma alla fine l'1-3 ci rende onore, non abbiamo mollato e usciamo felici e onorati.

Rotto il ghiaccio della nuova stagione, domani si riparte con il Campionato. Esordio dei nuovi colori e di SW, che ritorna dopo anni di bacheca, contro Bayernpeones. Con sti filogermanici
abbiamo esordito pure la passata stagione, tosti, ce le siamo suonate, andate e ritorno, bilancio in pareggio. Chi vincerà? Beh, loro di sicuro, alla fine son superiori, ma come si dice: "ci si prova, mai mollare!".

Alla prossima con post più edificanti,
Simu.

The end is nea

No, non è un errore grammaticale o una R persa per strada. E' uno delle più geniali contaminazioni lessicali della storia. Mi servo di inglese e greco per esprimere tutta la mia filosofia: il finale è inedito.
Dopo una lunga settimana di festeggiamenti mi ritrovo a ricominciare una settegiorni con un filo di nostalgia per l'euforia e il tasso di esaltazione notevole che devo rimettere un po' nel cassetto per riprendere la vita quotidiana, fatta di briciole, piccoli passi e fatica.
Per cui, sveglia, colazione, autobus e 9 ore di sedimentazione a base di telefonate e mail, con scatole piene di informatica che vanno su e giù per lo stivale.
Il mio ragionamento di oggi nasce dal viaggio sulla filo di stamattina, 35 minuti di puri pensieri, misti a musica. Di sottofondo questa volta l'album degli Embrace, This new day, tra cui la canzone The end is near. Sul lettore scorreva il titolo e, folgorazione!, per un momento il testo scorrevole ha visualizzato solo The end is nea. Da lì l'illuminazione folle.
Settimana scorsa ho scritto un bel finale di capitolo della mia vita, ma il finale del librone, oltre ad essere lontano, mi auguro (quindi per nulla near), è assolutamente inedito, quindi come direbbe Zagorakis, neo o nea, a seconda del genere. Ognuno se lo inventa, se lo costruisce, se lo disegna a suo piacimento. Non è che stamattina mi son messo a pensare alla fine di tutto, però il concetto è: tocca a noi, a partire da... subito!

Chiudo la farnaticazione quotidiana con un mega, ma proprio mega ringraziamento per la vicinanza, l'entusiasmo e la simpatia di tutti i presenti alla festa di sabato per averla resa davvero speciale e memorabile. Per avermi stupito con regali inaspettati, che han colpito nel segno. Un grazie non da poco agli organizzatori che han reso tutto fantastico e unico. Grazie di cuore.

Simu

Notte dopo gli esami

Ciao a tutti, un salutino rapido prima di andare a letto dopo questa lunga e intensa giornata.
Volovo ringraziare di cuore tutti quelli che erano al mio fianco a supportarmi, e quelli che avrebbero voluto farlo e l'han fatto col pensiero. E' stata un'estenuante attesa, conclusa nel tardo pomeriggio, ma con grandissima soddisfazione per l'esito, per l'andamento della cerimonia, con professori davvero ispirati e ben preparati, domande intelligenti e perfettamente calzanti. Ero davvero a mio agio, come non speravo di certo. L'aver avuto tanto affetto intorno è stato importante, fondamentale per entrare nella migliore delle condizioni. Chiacchierando un po' con uno un po' con l'altro, sono riuscito a scaricare l'inevitabile tensione, grazie mille.
E ora festeggiamo!

Simu

PS. Qui ci sono le prime foto, appena ne ho altre, sicuramente aggiorno la cartella.

Notte prima degli esami

Eccomi a scrivere il mio primo post sul nuovo spazio, lo faccio la sera prima dell'evento che per certi versi definisco spartiacque, o ancora meglio, l'ultimo degli alibi.
Questa dannata tesi l'ho tirata lunga, tanto lunga, un po' per causa di forza maggiore (il profe che scappa senza avvisare, la difficoltà a reperire materiale e le persone disponibili), un po', ed è soprattutto questo il motivo, per colpa stracolpa mia.
Adesso non voglio stare qui a sprecare parole su quello che poteva essere, in fondo mi è anche andata bene così, no? Forse avevo bisogno di starmene tranquillo e metterci tutto questo tempo.
E' si, mi sa che era un bel alibi, un bel traguardo che tenevo lontano per restare ancora un po' lo studentello lavoratore.
Beh, da domani sarò solo il Simu lavoratore, quello che passa la giornata a spedire computer in giro per lo stivale attaccato ad un telefono. Insomma, un passo in più verso l'età adulta.
Cade l'ultimo degli alibi, ora Simu si fa grande, senza più certi ostacoli è tempo di fare altre scelte... vedremo.

Aggiornamento sullo stato emotivo. Mare calmo, poco mosso, pensavo peggio. Ma sarà da vedere domattina, sarà tutto molto diverso. Nel frattempo è bello vedere quanti amici che ti cercano e ti sostengono. E' davvero fantastico. Sembra davvero un evento molto atteso. Ragazzi, che dire, mi spiace avervi fatto attendere tanto. Troverò il modo di ripagare così tanto affetto.

Simu

SIMU, DALLA A ALLA Z

Dalla A alla Z, le parole chiave della vita di Simo

A come ARNALDO: sì sì, anche il nostro Simo è stato un’autentica “saponetta”, appellativo di chi ha frequentato quel liceo. Ma l’Arnaldo non rappresenta solo il liceo, è ciò che ha condizionato le sue scelte, di studio e di cuore. Se ora è “così”, è perché prima è stato “cosà”.

B come BORA BORA: l’avete visto anche nel post, luogo paradisiaco su cui fantastica piacevolmente. In realtà non è nella lista dei luoghi che vorrebbe visitare. Ci andrà mai? Io credo nemmeno lo voglia: è il classico luogo di suo interesse proprio perché non ci andrà mai, bizzarro vero?

C come CHITARRA: strumento che suona da più di dieci anni, che riempiva le sue pause studio e che accompagna i suoi momenti di isolamento dal mondo.

D come DOMANI: “non fare oggi quel che potresti far domani”, per quante un uomo riesce ad usarla come scusa per non fare ciò che dovrebbe? Beh, Simo infinitamente. Ma bisogna rendergli giustizia, non è così per tutto, solo per ciò che proprio non gradisce fare, per ciò a cui tiene è l’uomo “dell’uovo oggi piuttosto che della gallina domani”

E come ERMELLINO CANTERINO: è il suo totem. Semplice e carino ma, stupidamente, continua a farci credere che sia salmone simpaticone…ma perché?

F come FAMIGLIA: la famiglia prima di tutto, unica e insindacabile… piacevolmente allargata da qualche anno con la nascita delle sue nipotine, Vale e Chicca.

G come GASTRITE: ha lo stomaco più delicato di un bimbo. Lo stress, le preoccupazioni, le forti emozioni si manifestano con uno spiacevole mal di stomaco. Che sia gastrite? Non lo sapremo mai se non vai a farti visitare!

H come HONEY: tutto ciò che è dolce non gli appartiene. Forse si sente già dolce di suo da non aver bisogno di cioccolata, miele, zucchero, caramelle… ma come fa?

I come IRLANDA: lui in fondo in fondo si sente irlandese, per il suo colore rossiccio e la carnagione chiara.

L come LIMONE: che insieme alla fragola sono i gusti di gelato preferiti. Ottimo attore quando davanti al banco finge di tentennare nella scelta e poi… “fragola e limone”. Simo, cosa tentenni, sono gli unici gusti che ti piacciono! Il perché lo faccia rimane ancora un mistero…

M come MONI: beh, si spera che sia la sua prima M, dopo mamma ovviamente!

N come NAPOLI: galeotto fu quel campo di Pasqua. Il nostro Re Artù diede un ultimo spintone a quel Lancillotto… ora Ginevra era solo sua.

O come OASIS: la sua band preferita, insieme agli Embrace. Si sente un po’ il terzo Gallagher, dopo Liam e Noel, ovviamente, concediamoglielo!

P come PASTICCERA: dopo 20 anni passati a rifiutare qualsiasi tipo di dolce, scopre quasi per caso la crema pasticcera, se ne innamora e non se ne libera più. Volete fargli una torta? Basta che abbia la crema pasticcera e andate sul sicuro.

Q come QUORE: sì, grammaticalmente è sbagliato. Cuore con la Q, perché ha un cuore tanto grande che la C si riempie fino a sfociare in una Q.

R come REPARTO e RAMA: il suo servizio scout è facilmente associabile a queste parole. Reparto che ha e che sempre avrà nel cuore e Rama (ne “il libro della giungla” è il toro capo della mandria del villaggio, sotto i cui zoccoli muore Shere Khan), personaggio giungla con cui ha iniziato il suo cammino da capo. Cosa gli riserverà il futuro?

S come STAR TREK: celebre saga fantascientifica. Per lui, se non l’hai mai vista, non sei niente… o quasi.

T come TESI: mai parola più temuta (dopo Moni, ovviamente…hi hi) negli ultimi tempi. Dai Simo, sarà presto solo un ricordo e ci riderai sopra.

U come URCA CHE BELLO: scala la classifica di tutte le canzoni da lui inventate e si piazza stabile al primo posto. Edizione 2007, Brentonico. I “repartesi” confermeranno.

V come VIRLE: la sua casa è lì “al confine, praticamente Rezzato” dice lui, non si sente virlese. Ma in fondo in fondo ci tiene. non osiamo chiamarlo frazione, per lui si tratta di “Principato di Virle”.

Z come ZUCCHINA: una delle sue ultime conquiste culinarie. Pian pianino sta scoprendo che dire “verdura” non è solo dire “pomodori, pomodori, pomodori, …”

*aggiornate al 20 settembre 2007. potrebbe subire variazioni nel corso della vita…