Io e i biscotti

Oggi vi parlo di biscotti. E' tanto che non salta fuori l'argomento. Tutti quelli che mi conoscono sanno quanto sia per me importante il rito della colazione, in particolare di quel amore mai sopito per le Macine.
Si, le Macine... hanno cambiato misura e ritoccato l'immagine, ma la bontà è sempre quella, e in quasi 30 anni di esistenza non le ho mai abbandonate. Chiaro, come in tutti i rapporti di una certa durata, ci possono essere alti e i bassi, pause e i ritorni, e così è per me con questi biscotti.
Sono pronto a confessarlo: è da oltre 6 mesi che non mangio stabilmente le Macine. Ecco, l'ho fatto, l'ho detto. Giuro, non è una favola, è la verità. Sto trascurando le Macine per provare nuove esperienze. Questo non perchè le disprezzi, ma solo per poterle riapprezzare più avanti.
E' da qualche mese, infatti, che sto variando le mie abitudini, oltre i confini delle terre del bianco mulino. Mi sono così lanciato con i Caffelatte Colussi (perfetti col caffelatte, lo dice il nome), i Granturchese (buonissimissimi, anche se diventano molli troppo in fretta), gli Oswego (non eccezionali). Nelle ultime due settimane sto provando qualcosa di più casareccio, in particolare i Doemi (quelli con la farina integrale, non male) e i Casarecci (farina di riso e latte, davvero leggeri e buoni). Anche oggi nel giretto nel bancone dei biscotti ho perso 15 minuti buoni della pausa per ragionare su cosa provare, alla fine ho ripreso ancora Doemi e Casarecci, mi hanno conquistato. Continuo con loro.
Quanto alle Macine, per ora sappiamo che ci sono, casomai minacciassero di ritirarle dal mercato, causa crollo dei consumi (i miei), arriverò in soccorso dei miei soldatini mattutini.
Alla prossima.

L'altro volto di Dubai


Fino a poco tempo fa guardavo ammirato le meraviglie di Dubai, i suoi progetti incredibili, la sua crescita esponenziale, la sua quasi indipendenza del petrolio grazie a questo appeal commerciale. Poi è arrivata la crisi, molti mi dicevano che molti cantieri erano abbandonati, fermi, il rischio di vedere una città fantasma era dietro l'angolo. Ora, leggendo un post su un blog della Stampa, trovo triste conferma di quello che avevo immaginato, ma non pensavo fosse così tremendamente reale: Dubai è si la meraviglia (agli occhi di un occidentale), ma come tutte queste realtà è un vero inferno per chi questo luogo da favola l'ha costruito, continua a farlo e lo mantiene vivo.
La città degli schiavi: operai e camerieri, abbindolati con false promesse, assunti con contratti da fame, privati dei documenti e della libertà. Schiavi gli stessi abitanti, perchè come nelle più pericolose delle monarchie e democrazie (presunte tali) lo sceicco illuminato dispensa loro tutto, soldi per gli studi, casa per l'alloggio, a costo della loro libertà e del loro silenzio per quella schiavitù moderna tollerata.
Non è proprio cambiato nulla, la storia è bene studiarla sempre, ogni cm dei nostri manuali anche i più scarsi saranno sempre meglio di una profezia di Nostradamus o di qualunque altra sfera di cristallo.

Il post su un blog de La Stampa: Il cuore di tenebra di Dubai

Happy bday Hitler!


Non fatevi ingannare dal titolo, è solo una provocazione. Chiacchierando con il mio amico Stefano, che da qualche mese è a San Pietroburgo per imparare la lingua russa, sono venuto a sapere di alcune cose che voglio condividere.
Fra qualche giorno è il compleanno di Hitler e all'inizio non capivo la connessione fra questo e la Russia, ma purtroppo c'è. Come potreste leggere cercando su google in inglese, lì alcuni gruppi di naziskin festeggiano la ricorrenza. La festa consiste nel girare e pestare qualche straniero, caucasici oppure persone di colore o asiatiche, e questi pestaggi a volte finiscono col morto, con la polizia che fa poco o nulla. Come si puo' leggere su alcuni giornali online, alcuni dormitori a Mosca hanno preso misure di protezione negli anni passati ed era stata addirittura chiusa la facoltà di medicina perchè il rettore non poteva garantire la sicurezza degli studenti stranieri. E' una cosa strana in un paese che ha combattuto il nazismo e il cui popolo era sulla lista degli inferiori nel periodo nazista. Eppure qui i naziskin non scherzano. A San Pietroburgo vi è il gruppo di naziskin più grande d'Europa, appoggiati anche da partiti di estrema destra che si rifanno al nazional socialismo. A Mosca era stata addirittura autorizzata la parata dalle autorità. Non autorizzano il gaypride ma autorizzano i nazisti a far festa. Davvero assurdo. Stefano mi dice: "Molti dei miei compagni di corso asiatici mi hanno chiesto informazioni sui pericoli che possono correre. Molti di loro staranno a casa e non andranno a lezione lunedi e non usciranno i 2 giorni precedenti, specialmente di sera. A parte il discorso sul 20 aprile, è in generale sconsigliato a coloro che non siano europei bianchi uscire di sera. Si rischia di essere aggrediti." Davvero assurdo.