L'altro volto di Dubai


Fino a poco tempo fa guardavo ammirato le meraviglie di Dubai, i suoi progetti incredibili, la sua crescita esponenziale, la sua quasi indipendenza del petrolio grazie a questo appeal commerciale. Poi è arrivata la crisi, molti mi dicevano che molti cantieri erano abbandonati, fermi, il rischio di vedere una città fantasma era dietro l'angolo. Ora, leggendo un post su un blog della Stampa, trovo triste conferma di quello che avevo immaginato, ma non pensavo fosse così tremendamente reale: Dubai è si la meraviglia (agli occhi di un occidentale), ma come tutte queste realtà è un vero inferno per chi questo luogo da favola l'ha costruito, continua a farlo e lo mantiene vivo.
La città degli schiavi: operai e camerieri, abbindolati con false promesse, assunti con contratti da fame, privati dei documenti e della libertà. Schiavi gli stessi abitanti, perchè come nelle più pericolose delle monarchie e democrazie (presunte tali) lo sceicco illuminato dispensa loro tutto, soldi per gli studi, casa per l'alloggio, a costo della loro libertà e del loro silenzio per quella schiavitù moderna tollerata.
Non è proprio cambiato nulla, la storia è bene studiarla sempre, ogni cm dei nostri manuali anche i più scarsi saranno sempre meglio di una profezia di Nostradamus o di qualunque altra sfera di cristallo.

Il post su un blog de La Stampa: Il cuore di tenebra di Dubai

1 opinioni:

Raf ha detto...

La storia è bene studiarla sempre, ogni cm dei nostri manuali anche i più scarsi saranno sempre meglio di una profezia di Nostradamus o di qualunque altra sfera di cristallo. Una frase che molti ma dico molti farebbero bene ad ascoltare...il conoscere gli errori per non ripeterli dovrebbe essere alla base della nostra società eppure......non lo è