Un amico speciale, cap. 1

Oggi vi parlo di un caro amico, Arturo Nappi, un persona particolare che da un po’ di tempo a questa parte chiamo “il mio amico speciale”. Questa etichetta nasce spontanea dopo aver osservato i suoi comportamenti alquanto strani, ansiosi, paranoici e spesso pure paradossali. In questo post vi accenno una delle tante stranezze di Arturo Nappi, poi chissà, magari ne racconterò altre.

La prima volta che l’ho incontrato, tanti anni fa, era il 1993, se ne stava tutto solo sul pullman al Campo di Pasqua, isolato da tutti gli altri lupetti forse perchè avevano già capito il personaggio che era. Se ne stava immobile in silenzio sul sedile, con gli occhi chiusi, con le braccia incrociate e le mani che poggiavano sulle spalle, una posa a metà strada tra lo yoga, la mummia e un decelebrato. Faceva ragionamenti strani, e tutti lo isolavano per il suo modo di fare. La bambine scappavano, i ragazzi lo picchiavano. La sua era un’anima in pena, lui che cercava solo qualcuno con cui parlare. Mi avvicinai quasi per caso su quel sedile, era vuoto. E vedendo questo strano personaggio, mi venne spontaneo chiedermi cosa facesse o cosa fosse quel suo fare. E in brevissimo scoprii l’altro aspetto fondante del carattere: la sua abbondante loquacità. Capii subito perchè era isolato, non smise più di parlare. Bene, lì cominciò la nostra storia, li iniziò la mia missione: dare un po’ di affetto a questo povero emarginato.

Alla prossima stranezza.

PS. Il link che vi propongo oggi riguarda la cosiddetta Legge Bavaglio. Una proposta del ministro della giustizia Mastella (ma non è che trovi molti oppositori) che rende il nostro paese un pochino meno libero. http://www.youtube.com/watch?v=qdsJNL9MAq0. Se il link vi colpisce almeno un po’, date un occhio anche qui http://www.petitiononline.com/bavaglio/

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